Piacenza a Verdi
5 aprile 2013
Un legame profondo unisce la città di Piacenza al grande compositore i cui genitori erano originari del territorio piacentino. La famiglia Verdi gravitava tra Villanova e Sant’Agata, mentre il ramo materno degli Uttini risiedeva tra Saliceto di Cadeo e Chiavenna Landi, località del piacentino.
Proprio a Sant’Agata di Villanova, il Maestro stabilì la sua dimora definitiva intorno al 1850, trovando nella tranquillità del piccolo borgo l’ispirazione a scrivere i suoi più grandi successi, tra cui la trilogia popolare.
E di Sant’Agata, Verdi diceva con affetto “è il mio deserto, il mio cielo”. Qui intraprese la sua attività di imprenditore agricolo, coltivando la terra e ampliando i propri poderi. I luoghi e il tessuto culturale cittadino sono permeati della presenza del Maestro: il Grande Albergo San Marco, dove Verdi soggiornava spesso, il Palazzo della Provincia, dove ricoprì l'incarico di consigliere provinciale dal 1889 al 1890, la Stazione ferroviaria, il Teatro Municipale che è Teatro Lirico di Tradizione.
Nell'anno in cui tutto il mondo ricorda i duecento anni della nascita di Verdi, di cui sono patrimonio per l'umanità il pensiero e la figura, la città gli rende omaggio, offrendo un’articolata lettura del Verdi piacentino. Numerose sono le iniziative e gli incontri che potrete trovare nel nostro calendario, tra tutte vi segnaliamo in questi giorni di primavera la mostra organizzata dalla Biblioteca Passerini Landi,
Curiosità e documenti in biblioteca e negli archivi del Teatro Municipale
, l’esposizione di
Manifesti di spettacoli verdiani
al Teatro Municipale e la conferenza, il 6 aprile a Villanova d’Arda,
L’arte a tempo di Giuseppe Verdi
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